QUEL NUOVO SENSO DI LIBERTA’ @ LA PILLOLA POLITICA DI MAVA FANKU’ (CON PODCAST)
Ascolta dalla voce di Mava
A dieci giorni dalla sua elezione, possiamo dire che la ragazzona del Canton Ticino funziona.
E se ne ha la conferma sopratutto dai suoi difetti, dimostrati subito, come i suoi pregi. E questa trasparenza è vincente.
Elly è di una empatica disinvoltura persino nel suo immediato presenzialismo. Persino nelle sue pose da attivista ecologista. Persino nel suo look fintamente trasandato, ma che se lo guardi con attenzione risulta ricercato, nelle sue sofisticate giacche dal taglio sartoriale, chiccamente di mezza taglia più grandi.
Niente è lasciato al caso, anche se a primo acchito sembra una scappata di casa dopo essersi svegliata in ritardo, senza lavarsi neanche la faccia e pettinandosi i capelli con le dita in ascensore.
E’ cercatrice di alleanze fruttuose con il terzo Partito Italiano: quelle Cinque Stelline seppur cadenti, ma che farebbero la differenza, inconciliabili e riluttanti con il precedente segretario la mammo-Letta, che accetterà l’affettuoso nomignolo, a differenza del Signor Presidente Giorgia che, se ti permetti di trovarle un soprannome, manifesta subito quel coerente autoritarismo ideologico, che fa applaudire la folla che l’ha voluta al Governo.
Così come alla veemente richiesta (da parte della nostra Elly) di dimissioni di un suo ministro, per i tanto tragici quanto ambigui fatti di Crotone, “il nostro beneamato” Presidente del Consiglio (la Meloni al suo insediamento preferiva che la sua carica venisse declinata al maschile), minimizza rispondendo: “L’opposizione chiede le dimissioni ogni giorno di un ministro diverso. Non fa più notizia.”
E il chiedere le dimissioni di un ministro del Governo Meloni, subito dopo un fatto cosi’ grave, è una sincera ingenuità politica dettata dalla fresca inesperienza di Elly. Certamente, sarebbe stato preferibile, ad esempio, sollecitare il Governo ad attuare un programma efficace, per regolamentare le migrazioni planetarie da discutere al Parlamento Europeo, proponendo di aprire nell’immediato dei salvifici corridoi umanitari.
Così come è stato fatto dalla nuova opposizione. Ma senza quella rumorosa richiesta di dimissioni, magari, sarebbe stato tutto più seriamente politico, e meno effettistico. E questa mia critica costruttiva vuole essere di buon auspicio alla diversamente bella ragazzona.
E chi l’attacca dicendole che è brutta e lesbica (come delle pseudo signore sentite a Teatro fare chiacchiere da salotto comprato a un’asta fallimentare) fa cattiva pubblicità a chi vorrebbe propagandare.
Ma noi che sosteniamo Elly, stimoliamola a continuare con il suo bell’entusiasmo che fa venir voglia di una nuova Sinistra, sempre più libera e, scusate il termine banale ma necessario, sempre più democratica.
Mava Fankù

Copy 2023@The Women Sentinel – Riproduzione Vietata – Diritti Riservati