STRANIZZA D’AMURI. UN BELLISSIMO FILM D’AMORE DI PEPPE FIORELLO CONTRO L’OMOFOBIA @ DI EMYLIÙ SPATARO

Ascolta la recensione dalla voce di Emyliù
@Foto originale della locandina del film

Nell’estate romana al Cine Village ho visto un film bellissimo della passata stagione: “Stranizza d’amuri” di Bebbe Fiorello. Il titolo è tratto da una canzone del grande Battiato e fa parte della colonna sonora. Conoscevamo il fratello del più famoso Rosario, come sensibile attore, ma a mio parere come autore/sceneggiatote/regista supera se stesso, con una meritata candidatura ai Nastri d’argento come miglior regista. Il film è ispirato ad un triste caso di cronaca nera omofoba nella Sicilia anni 80, che lui rende in modo poetico e godibilmente cine-teatrale, evitando ogni stereotipo registico sul genere.

@Foto web – Giuseppe Fiorello, sorprendente regista e autore di “Stranizza d’Amuri”.

La sceneggiatura è una delle cose migliori del film (altra candidatura ai Nastri d’Argento), raccontando in modo coinvolgente una storia d’amore puro tra due adolescenti, che scoprono poco a poco una travolgente passione amorosa, ritenuta proibita e vergognosa dall’ambiente sociale dell’epoca, dominato dal pensiero machista mafioso, dopo un fatale incontro/scontro tra il motorino dell’uno e la bicicletta dell’altro, e un successivo bacio salvifico di rianimazione che fa scattare la scintilla.

La drammaturgia della storia è costruita sui volti degli interpreti, tutti straordinariamente bravi, dai veterani ai più giovani protagonisti alla prima apparizione sul grande schermo, sapientemente scelti per fisicità e ottimamente diretti.

Davvero sorprendente il giovane protagonista, Samuele Segreto, allievo ballerino del talent show “Amici” di Maria De Filippi, che ci porta con garbo dentro la storia, accompagnando lo spettatore nei percorsi quotidiani, in una ricostruzione iper realista, dove il pregiudizio è sempre più palpabile e minaccioso.

@Foto tratta dal film – i due giovani protagonisti.

L’iniziale rapporto omosessuale del ragazzo con un giovane mafioso dominante, scoperto da qualcuno, fa si che venga spesso additato e deriso specie nel bar del paese. Questo crea dinamiche discriminatorie sociali e familiari, che ci fanno calare in una realtà sempre più invivibile per chi scopre le proprie tendenze omosessuali in un ambiente ostile dal quale si potrebbe solo fuggire, oppure adattarsi mimetizzandosi con l’ambiente, per poi vivere la propria sessualità nascostamente.

Così come consiglia un cugino al protagonista, probabilmente bisessuale per necessità, quando la relazione appena nata tra i due ragazzi viene scoperta e perseguitata. Perchè mentre il torbido rapporto avuto con il giovane mafioso era in qualche modo controllato e paradossalmente accettato dall’ambiente, perché strumentale e nascosto, quello tra i due ragazzi innamorati che vorrebbero vivere il loro sentimento alla luce del sole, è ritenuto inaccettabile per la mentalità dell’epoca e dunque da cancellare come un’onta.

Il bellissimo film di Peppe Fiorello è candidato agli Oscar americani come film straniero, insieme a tanti altri che probabilmente avranno la meglio nella selezione, ma per me rimane il più bel film d’amore visto nell’estate romana, e non solo.

Emyliù Spataro

Trailer ufficiale del film
@Intervista ai giovani protagonisti

@Il brano “Stranizza d’amuri” cantato da Battiato

Emyliù Spataro

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